lunedì, agosto 12

Ironia, ultimo vessillo o sintomo d'una vena ironica, che trasuda una sottile intelligenza. Non é - sistematicamente - una scelta o un fatto culturale; più volte te la ritrovi tra i sensi, pronta a fendere. I ricettori a volte s'infiammano e stimolano in uscita secrezioni di pensiero sferzante. Ma la l'ironia é un gioco, di sovente involontario, a sottrarre: più riesci a colpire, sfaccettare e segnare l'ignara vittima e più vivi e ti rigeneri. Ho detto hai più, ma pochi lo sanno, tutto quello che la rabbia, l'orgoglio o il puro diletto m'imponeva.
Da un po ricompongo i tasselli d'un infinito mosaico, effige d'una realtà che non esiste se non nel fugace pensiero. L'ironia non è altro che la dismessa subcoscienza che tra il fugace e il fallace s'annida lavita.
Il sentimento é l'altro, e vive di suo.