sabato, agosto 31

Cerco,
disteso certo,
ricostruisco passi
dai suoni,
sordi li sento.
Andar fuori,
questo devo,
dal cerchio di curve
dipinte nel cielo.

Ne seguo i passi,
sempre loro,
mossi, lenti e senza spazio,
perché il tempo perfido attende.

Il momento, è quello che vive
senza orge passate
e congetture future,
gusta possente.

A volte cigolo
rovente,
s’aliena il pensiero
e tra i suoi occhi divento presente.