martedì, settembre 3

- Si rilassi! Più ci riesce e meno sentirà il dolore…ma sente dolore? In fondo sono come dei pizzichi.
- Certo, come 60, o 70 pizzichi lungo la mia gamba.
- Sa che le dico? Ne togliamo uno ogni due, e poi ritorno sugli altri…e poi vede, qui…proprio qui è più doloroso.
- Beh, speriamo di salire presto allora!
Tlick…tlick…tlick…
Si apre una porta, una…si…e che vuoi che sia, una lucerna? Camice bianco, su capelli brizzolati d’alta quota.
- A che punto siamo…infermiera?
- Vado…tolgo…vado bene, no? Gli fanno un po’ male…
- Facciamo in due, prima si fa, meno dura il dolore, lei che ne dice…
- Che…non ho potere contrattuale dottore…ma…perché avete messo punti metallici (un eufemismo o poco più per non dire…spillato la gamba).
- E’ più facile…si…e poi i peli non s’incistiscono…si fa così….
- Cos…ah…si…incist…(effetto, causa e colmo)…per carità…basta cisti.
- Tlick…tlick…tlick…ecco, tutto a posto, tolti.
- Come va? Le gira la testa?
- No…la testa…le graff…ehm… i punti erano sulla gamba…la testa va.

Cosa dico: Buongiorno dottore, complimenti per il taglio, e poi che lunghezza stagliata…guardi che opera…basta una cerniera – YKK mi raccomando – e chiudo tutto. E’ una pesca la vita, ogni tanto apri la borsa, prelievi qualcosa sperando che sia bello – ma spesso pizzica e fa male – poi richiudi. Mi raccomando! Chiudi la lampo e passa la ferita, ma no, che ferita, è il segno che scorre.

- Bene, bene…torni tra 20 giorni – e sul referto al contempo la sua morbida penna scrive 30 – Non si sa mai quando il nervo decide, è lui maledetto…e non si può che aspettare.
- Ma queste cisti, dottore, che origine hanno…sono congenite?
- Siamo nomadi, purtroppo, lo siamo…chissà.
- Ah certo, ad averci pensato, magari un po prima. Ma, scusi…quell’osso…
- Osso…?
- Si…quello che, ora,…manca…
- Primordi…tracce arcaiche che ci portiamo dietro…optional…non serve!
- Pensi un po, mi sono evoluto d’un colpo…grazie dottore…buon dì.
- Arrivederci…e non scordi…
- Cosa…dott…dottore…
- Non scordi il tutore…

Il gesso è bianco, il tutore blu, ma anche arancio, verde e chissàcosaltrochè, ma il gesso pesa e il tutore è morbido, l’uno è gratis e l’altro costa un futt…tanti soldi…e non hai più la palla al piede, perché il piede è libero, ma non devi poggiarlo, la notte lo togli, ma “lo allacci bene!”. Il gesso traspira, che vuoi che sia il tutore respira! Ma cammino? No, fermo! Vuoi rovinare tutto? Tutto che? Già tutto che?
Ma stia tranquillo, non si pianga addosso! Tra 4 settimane starà già su e il gesso lo tiene per 5 e poi…via tutto….e mette il tutore…e dopo venti giorni stia tranquillo…perché a 30 ritorna e le facciamo la visita…ma guardi anzi, mi faccia anche l’E.M.G., ma si lo faccia, lo faccia pure.

L’umore, l’ironia e la sorte li armo a stecchetto, perché con un gesso al piede è meglio…ehm… - mi si creda - rimanere eretto!