mercoledì, ottobre 16

Empresente. Fosco Maraini, srittore e fotografo, ha coniato tale termine per soddisfare l’esigenza di ogni artista sincero: spingersi oltre, valicando le barriere conosciute e imposte. L’empresente è il presente che emerge, quell’istante dilatato in cui l’azione, o sua porzione, si svolge. Contiene in se un senso dinamico e introduce contemporaneamente un mezzo efficace e realistico, perché congelare l’attimo è impossibile fugge per definizione, valica ogni capacità umana di intendere l’infinitamente grande e piccolo. Il mosso intenzionale è, nelle arti figurative, uno degli espedienti per rendere il senso della variazione scenica che si evolve. In fondo è un modo filosofico di essere più realisti, dato che il passato ed il presente sono frutto delle nostre elucubrazioni mentali, o dei nostri filtri e adattamenti ed il presente, invece, è una chimera impalpabile.