martedì, febbraio 8

Dissolviti ombra;
quest’istante acre
spiove parco di caligine
in lumi lame di cenacolo
che l’anima, ignara
attende.
Chiosa rigo
il mesto rito
di lambire svanendo,
ulula al levante
lamenti di cantiche invane.

Poeti
alzate fil d’amaro
in bettole di parnaso
difette al proferire
dove scevro il verbo sottende.
Se sguarnito
l’impeto ho immolato
è culto
ed emozione mortale.

Occhi neri
nel vagore
del tono che atterra
fra campi degli invisi uguali;
ombre ch'amo
nel fragore tonfo
del volo ch'atterra.