domenica, settembre 10

Questa notte ho capito. Nelle calure degli scorsi meriggi, ti sono stato accanto. Non osando alcuna parola, sono divenuto figura discreta, assimilata allo sfondo. Negli sguardi ho colto sussulti e fremiti. Non ho posto resistenza alcuna ad ogni movimento; fino all’assopir dei sensi.

Non sono le coste, né il mare, a pittare d’euforia il nero dei tuoi occhi. I sorsi di libeccio pennellano appena le tue gote, dopo ore a respingere brezze. I sospiri cadenzano questo tempo, sino al ricamo di affanni ritmati. E’ il momento in cui la sabbia scompare nel ventre del mare, con gli spazi assottigliati a lanciare solo tinte dell’azzurro e circoli d’orizzonte.

Sono i fari che catturano la tua anima; bastioni isolati, tra spume d’acqua frizzante. Unici e solitari; come diversa e irripetibile sei tu. Ad ogni curva, nelle punte di questa terra, collezioni molteplici queste torri d’abisso. Singolare ogni faro nel periodo di luce; come i tuoi occhi, così la lanterna rotea e riflette, incantando pescatori all’ormeggio.

Pietre e balate diverse, vanesie su fondali di rene o di scogli. Nell’intercalare tra bianco e nero, e nel misto di queste tinte. Come le tue vesti; diverse tra loro, nel supporre nuovi approdi. Isolati da mura di flutti eterni, negli echi con le terre a fronte di cieli dispersi.

Ti immagini guardiana di questi luoghi; ad assistere al miracolo di fiabe, suoni, rimestio di gabbiani e ululati di venti. Sola nell’ergere delle profondità; in un altare dedicato agli dei, con lo strale teso contro ogni umana perfidia. Nell’immergere il tuo corpo nelle acque di cristallo, senza bisogno di parole.

Ti ho quasi persa; quando della mia voce hai colto solo l’evocare. Così tra acqua e sale ho trasformato il mio fare, per non dialogare tra faro e costa. Per diminuire le distanze, e divenire unico suono in un corpo esclusivo.

Non guardiamo dalla costa il mare, né ascoltiamo venti, né carpiamo orizzonti. Ora siamo acqua e mare, spuma e sale, aria e vento, luce e orizzonte. Ora siamo.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Grazie per la tua visita al mio blog.

Gentile poeta, sono lieta di annunciarti l'apertura di un blog collettivo di poesia al quale ti invito a partecipare.
se ti piace questa idea mi puoi contattare, il blog è:
http//pianoforte.blog.tiscali.it

ciao e ogni bene a te, Red

6:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

grazie per il tuo commento sul mio blog. concordo con l'idea che dobbiamo soprattutto autocentrarci piuttosto che alienarci.
ciao
arcobaleno

7:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

scrivi divinamente, mi sono persa perchè c'è il mare..lo vedo
grazie del tuo commento

10:45 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ho ritrovato nelle tue parole una poesia sinuosa come il fluire delle onde. Ti seguirò...

2:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

bello questo senso di trasformarti in elementi di energia cosmica!
ciao
arcobaleno

9:36 AM  
Anonymous Anonimo said...

sono tornat spesso a leggere questo omaggio al mare: prosa che è molto più di poesia

4:23 PM  

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