lunedì, settembre 8

Lettere, si, questo devo perseguire. Consonanze con proprietà vocali; parole disposte, vagamente inclini; tamburi oltre l’orizzonte; io che osservo, fuori scena . Aperta quest’ora, nel solco dell’ansia che pervade il Dio dubbio. Ho viaggiato nella corsa d’un chilometro, esausto, fermo; apro gli occhi appena, errante nell’intento di sostare. Notti verticali discese; favole, riverse prive di colori; sogni insonni di calure roventi.

S’apre
e sperando s’attende,
voltato il risvolto
il transito emerge,
quanti migrano
tra corse e fiori
spersi all’incrocio
di pali e luci
in file immaginate
che s’odono
ai fianchi di fronde e croco.