domenica, settembre 14

Questo gesso tra le mani
conservo,
colori in maschera
di forme incerte;
uno sguardo dipinto
che s’agita e riprende.
I lobi odono
tenzoni certe ai due,
forte tu, e non lo mostri
sei, e ti ho visto.
Ergiti, basta un guizzo
poca polvere
ma non aspetto cenni,
l’oltreverso solo immortale.
Guidami,
taciturno cerco scarne voci
nel solco di illusioni
e avi al mio cospetto
dove volgo ogni dì incerto.