martedì, settembre 16

Vedi, ho cercato di scriverlo ma non m'è riuscito. A poco sono servite queste parole, se l'ardore ha mancato poi l'allietare di corrispondenze fuori porta. Ho carpito, alterato e forviato righe; alcuna goccia ho mai lasciato colare all'arido dissesto, ne ho preteso l'umore e prosciugato il solco. Ibernando certi attimi ho irrigidito la mano; immobile, s'è storto in gola il solo lamento, qualcuno guardando ha volto il capo sfoderando il giudizio. Siamo astri sollevati e lontani, bisognosi del filo che alla terra ci unisce, per sentirci vicini, pur lontani e ignari. Non aspettandoci niente muoviamo il nostro proclama, nulla può lenire l'arsura e quel profondo d'acque che intrigato é il nostro pensiero. Distratti d'ogni fatuo fragore siamo qui, ma é come dire altrove.