domenica, settembre 18

Quali sono i ricorsi di lor Signori? Dovremmo forse attraversare, rossa di sangue e bianca d’assenza, l’alabarda volta sul crine? Giù nel cortile, alla fine del declivio, v’è il principio delle vie crucis; animo vago e ragione spuria, spingono il conforto altrove. Si arranca con fatica priva di mezzi, simulando passi probi dove volteggiano libecci d’infertilità. Muro che s’innalza, mura che protendono; l’isola relegata è l’Itaca della condizione, protezione dei mali che rivendichiamo nell’assurdo e prezioso congeliamo in un alito tra le mani.
Solcare, offrire il petto all’infamia, stoici di sguardi? Perché? Ci venga rivelato, se questo ci offrite in sorte; che si appresti nelle menti il seme della sciagura. Foglie di tabacco arrotolate ed indurite a tronchetto; masticate e rimestate, ci rendono diversi; acri come l’assenza e pungenti come il tracciato da punta d’indice. Non v’è forza nel vostro percorso del tempo; ignavia dell’assenza e oblio di sentimenti.
Quelle barre terse, sono il limite ricacciato fuori dall’umano; sfioriamo i lembi per conoscerne i confini, degustando ad ogni istante succhi di varie essenze. Amiamo rapinare l’aria con le mani tratte; armate di fendente per sottrarre a questa luce l’ultima delle linfe, che è aspra e poi dolce nell’apparir di fiele. In ogni momento non vediamo il dopo, e osiamo sbirciare nell’istante in cui tutto accade. Ansiosi e smaniosi, ci sporgiamo dai dirupi più affascinanti; gustiamo l’attimo fatto di spazi, da cima a fondo ed in profondità; irridiamo un tempo inesistente.
Brilliamo, oggi, e schizziamo pensieri; nell’attimo non recludiamo l’anima, dove stilla ragione e sentimento; e nulla più.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

C'è passione in questo post, forse politica o forse d'altro.
Cmq i cinque sensi insultati da qualcosa, più uno che si ribella.

9:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Oppure i "lor Signori"sono quei nudisti dei sentimentali.
Quelli senza ventagli sventolatori di inutilita'
Senza fili di perle di saggezza
Senza cadaveri di ermellini strangolatori a soffocare le lentezze di un piacevole conversare
E senza garbi e creanze eccedenti,istigatrici di inchini reumatici...
Ma indossatori dell'abito della festa,l'anima ,e degli accessori piu' piu'ricercati,la ragione e il sentimento.
Anche se non fosse cosi',mi piace pensarlo.E poi è la qualita' migliore di questo stile di scrittura;la generosita'.
Un saluto
ammalianTe

12:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

A parte la foga passionale del suo linguaggio, Lei deve essere parecchio arrabbiato col mondo.. almeno da una lettura più approfondita dei suoi scritti.
Molto interessante, comunque.

1:40 PM  
Blogger Manilo said...

Singolare professarsi "wireless" e discernere, tra queste righe si scarne, una tenzone dialettica con l'intero globo.
Rifuggo dall'ordine superiore al duo e trino; qualche minimo sistema, radi antefatti. Tesso nell'impeto d'ottenere la trama; spolvero solo tenui atmosfere.
Nulla più.

7:06 PM  
Anonymous Anonimo said...

Tento ,con parole tiepide,di sciogliere il gelo caduto sulle lancette del tempo,di questo castello di parole .
Affascinante come un antico codice,misterioso narratore di sentimenti.
Non lasciar screpolare i suoi muri .
Impedisci alle edere di crescergli addosso.
Un caro e dolce saluto

4:45 PM  
Anonymous Anonimo said...

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1:58 AM  

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