sabato, aprile 16

Il telo avorio degli anni, bianco nel principio remoto, riverso alle balate lucide del fragorio dei passi. Lo zucchetto viola, bordato verso la canizie della barba a racchiudere il sipario d’incertezze, calate in sorrisi pronunciati da immagini distanti. Fogli rigati e liberi, incrociati nell’esposizioni di mani dal far mitigato, a turbare direzioni di persone distratte. Parole ritinte, discese per l’arsure dell’animo rivolto altrove, frasi disilluse e tese nelle raccolte di cenni d’amore. Rime, intarsi di verbi, righi a sfumare e svanire dei tepori dell’aria e dei meriggi d’estate. Piegato sulla seggiola, intento ad incidere la realtà per colui che frenetico distrae la fretta. Intarsiatore di contorni e righe, con penne temprate dai sudori delle dita, disegna attinenze d’aria. Nell’attornio d’arance flesse agli apici, segreta ricordi in accenni di mare prolungando le braccia verso circoli di pargoli ignari. Nella giacca prolungata dalle maniche, nelle borbottate parole confuse, nei fumi alteri del sigaro, risente il vibrato della acque nelle correnti e nei rimandi a tre punte. Nella mente, scivoli di emozioni accentate per sopire il rumorio delle acque; carpendo il rimestare. Gocce d’ansie sparse, abbandonate all’ondeggiare di fraseggi inerpicati nell’intento d’occultare.
Mercato, tuo altare; teatro di vita, inno all’isola di cielo del trovare.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Scopro,celati dietro sagome scarlatte di flemmatici giorni,
figli di anni veloci,cunicoli di passaggi segreti!
In chiostri ombrosi,mulinelli di vento in passeggiate vorticose,
bussano,tornano e forzano congegni ferrosi,baluardi di celle umili e nude,
cuori serrati ,forzieri di un amore.

Poeti, facoltosi geni.
Abitano un lastrico ridotto a selciato,
di vie sbadate,dentro il sogno di una vita.
I passi a tener compagnia a pensieri in versi,
voci imperiose,ordini perentori.
Estatici mariti,celibi sognatori
coniugano verbi trascurando consorti.
Furiose ,sacrileghe,con movimenti veementi,
mutilano libri per farne cartocci;
recipienti di dolci,
scrigni preziosi per contenuti fragranti!
Banchi di scuola,
mensole a sostegno di poesie a buon mercato.
Banconote sferiche,spese a guardare il rovescio della medaglia.
Alchimisti;
parole di ferro,in versioni d'oro,
Tesori di indubbio valore.

Post irresistibile,quest'ultimo!
A presto,Manilo

3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un commento, quello precedente, che senz'altro ti avrà inorgoglito; almeno uno/a che trova per niente ermetica la tua scrittura tanto da saperla interpretare l'hai trovato/a! Congratulazioni.
Orifiamma

10:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

4:59 AM  

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