mercoledì, marzo 30
domenica, marzo 27
Fluido fui
ma d’un dì lontano;
nell’esporre spando
e se non dreno traggo,
s’avanzo travolgo
e se m’impalo offendo
l’altrui senso d’umano.
Chiedo ''perché?''
e risponde un far gramo,
glisso con la mano
e m’accoglie d’impropero
la statura d’un nano.
Mutevoli
da un rigo all’altro cambiamo;
nell’ingorgo di sperare
e nell’incapacità del dare.
Parole rarefatte
e culle nella mano,
pensieri dondoli d’aria
e aliti tiepidi d’orgoglio;
ch’attendo invano.
domenica, marzo 20
Il caso ha voluto che incontrassi il Professor Giampaolo Fornara, grafologo; collega di un lavoro che ci vede interpreti quotidiani in un ambito distante dalle naturali sfere d’orbita. Ho vergato qualche riga su di un foglio; il Prof. Fornara, nell’informalità di quel''gioco'' che è la vita, ne ha tratto un breve ma acuto profilo. Cosa abiterà veramente in me? Forse i simboli emersi dalla grafia, o le "si storte righe" del suono e dei sensi incrociati?
Ecco il profilo grafologico:
L’intelligenza è caratterizzata da una buona attitudine ad aprirsi per cogliere e comprendere le cose in ampiezza e profondità, rivelando ricchezza di vedute e di idee. Anche la capacità di valutazione critica è buona, ma talvolta il soggetto può essere indotto a soffermarsi un po’ troppo su qualche particolare correndo il rischio di ridurre la visione dell’insieme. Il pensiero logico ed intuitivo riveste comunque nei processi di valutazione critica un ruolo importante. Le capacità di analizzare e di sintetizzare sono nel complesso in equilibrio.
Questa intelligenza si caratterizza per una discreta ricchezza di intuizioni, concetti e progetti. Il desiderio di esprimersi del soggetto è veicolato anche dalla fantasia, che si orienta privilegiando il mondo spirituale -non necessariamente inteso come religioso- piuttosto che quello materiale.
Questa persona avverte fortemente il bisogno di sentirsi affettivamente soddisfatta e per appagare questa sua esigenza è spinta ad assimilare l’oggetto: da questa necessità deriva il bisogno di contatti sociali di vario tipo che egli attua con atteggiamenti di evidente socievolezza.
Nella sua sfera intima lo scrivente manifesta una forte affettività; nell’ambiente sociale egli tende ad esprimere delicatezza di sentimenti, di pensiero e di modi, anche se talvolta - a seconda di come egli interpreta soggettivamente i fatti, le persone, le situazioni - la sua emotività affettiva e comportamentale può subire delle instabilità.
Si evidenzia una buona fermezza di carattere riguardo alla capacità di procedere simmetricamente alle linee prestabilite dalla personale volontà, anche se talvolta con qualche flessione per scoraggiamento ma con la capacità di risollevarsi e riprendere il percorso verso la meta che il soggetto si è prefisso di raggiungere; la fermezza di carattere diventa stabile e pressoché irremovibile nella difesa delle proprie idee, delle proprie prese di posizione, mettendo in luce la difficoltà a cedere di fronte alle pur ragionevoli istanze dell’altro, difficoltà questa che a
volte, se valutata obiettivamente, arriva ad essere eccessiva e talvolta non riesce a venire influenzata neppure dal sentimento.
E’ questo un individuo orgoglioso e preoccupato per la salvaguardia dell’Io. Da questa preoccupazione deriva un atteggiamento di diffidenza e cautela verso gli altri e un freno all’esternazione dei sentimenti personali più delicati. Per questo motivo può succedere che egli possa trovarsi in conflitto tra il bisogno di contatto con il Tu, che avverte sensibilmente, e la contemporanea necessità di prudenza per
proteggere la propria intimità e quant’altro appartiene alla sfera dell’Io.
Dall’analisi di questa scrittura emergono anche tenerezza e bisogno di intimità, ma queste istanze sono frenate nella loro manifestazione dalla preoccupazione per l’Io.
Non manca un sottofondo di nervosismo, di irrequietezza, che si evidenzia in momenti di impazienza e mancanza di calma.
L’istintività gioca un ruolo importante sull’eccitamento e il controllo degli impulsi spontanei non è sempre all’altezza del bisogno.
Prof.
Giampaolo Fornara - Grafologo Consulente
Specializzazione in Grafologia
Peritale Giudiziaria
Università degli Studi di Urbino
Consulente tecnico
e Perito del Tribunale Civile e Penale di Padova
http://www.studiografologico.it/
lunedì, marzo 14
domenica, marzo 13
Tra le mensole la luce al neon precipita dai i fiordi a strapiombo delle figure fisse. Colori tesi in dileggi di copertine s’adagiano sui fianchi col far ritto del convivere forzato. Banchi tra spazi di passeggi, nell’osservare appena a margine del rigo altrui. Sussurra, quindi, l’uno, con il riso timido per tanta parvenza al silenzio, nel sopore del girar di pagina dell’altro. Bisbiglia, di rimando, l’atro, carpendo lo scarno stile dell’uno al contemplar d’idiomi d’umane littere. Tra le scalette e i banchi, tra gli spaz,i tossisce in colpi dotti e ritratti, l’uno; e poi l’altro. E, chi osserva, gira su se stesso, cinge le mani, e in folate d’allegri sguardi intesse osservanze oltre i vetri verdastri d’artifizi in luci. Vita che succede e che si compie, fuori; e che vive in rappresentanza, dentro. File di asticine color panna in vetri ingrossati da miopie dell’ultimo ripiano; giù, in fondo e in alto; nei listelli di polvere delle tinte dei cromatismi di cenere. Sperso, allunga il collo e osserva dall’ultimo dei corridoi; inappagato, scivola nel cifrato di codici. Come musica liscia dell’animo, che svelata all’udito corrompe l’immaginario. L’uno e l’altro, nella selva tenebrosa d’immagini nel visibilio delle sensazioni; pochi passi alterchi e ritratti all’indietro. Lo sfiorarsi di botto, la vista impetuosa dell’identico libro avvertito nel richiamo. Dissimulando e sottacendo, socchiudono gli occhi, poi svicolano lontano.
mercoledì, marzo 9
Respiri trattenuti, in gorghi ribelli d’aria sfuggita; fatali spargitori di sogni e ceppi virali di passioni. Parole intese e attese pervadenti, in righe traccia di giorni inquieti.